09 dicembre 2005

La danza della mia gioia

"Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.
Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca"
.

La danza della mia gioia è distesa solo per te. Nessun occhio indiscreto, nessun testimone. Le mie labbra dicono la tua lode e la mia vita canta il tuo passaggio ad ogni passo. Eppure... nessuno è mai entrato nella danza della mia gioia.
E' per te. E' la mia apertura a te. Tutta la forza del legame tra me e te è detta nella danza della mia gioia. Non è opera mia!
Mia invece è la dimenticanza e l'indifferenza; sì, perché so passare oltre anche alla mia gioia più vera. Sono capace di trascurare anche la fonte ultima del mio desiderare. Eppure... malgrado me stessa e le mie imperfezioni, la danza della mia gioia è una sorgente che non si esaurisce e riaffiora.
E' l'opera tua in me.
Sii benedetto, Dio, che sei la fonte, che sei l'atteso.

2 commenti:

Raúl Ramírez ha detto...

Saludos desde España

Raúl Ramírez ha detto...

El río Guadalquivir
va entre naranjos y olivos
Los dos ríos de Granada
bajan de la nieve al trigo.

¡Ay, amor,
que se fue y no vino!

El río Guadalquivir
tiene las barbas granates.
Los dos ríos de Granada
uno llanto y otro sangre.

¡Ay, amor,
que se fue por el aire!

Para los barcos de vela,
Sevilla tiene un camino;
por el agua de Granada
sólo reman los suspiros.

¡Ay, amor,
que se fue y no vino!

Guadalquivir, alta torre
y viento en los naranjales.
Dauro y Genil, torrecillas
muertas sobre los estanques.

¡Ay, amor,
que se fue por el aire!

¡Quién dirá que el agua lleva
un fuego fatuo de gritos!

¡Ay, amor,
que se fue y no vino!

Lleva azahar, lleva olivas,
Andalucía, a tus mares.

¡Ay, amor,
que se fue por el aire!