05 gennaio 2006

Vederti

"E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità"


Questo "noi" è di chi scrive il vangelo e della sua comunità. I testimoni oculari della vita di Gesù.

"Noi vedemmo la sua gloria".
Vedere: l'importanza e la pregnanza di questo verbo, troppo spesso messo in disparte, troppo spesso liquidato come la scusa adatta per "quelli di poca fede".

Vedere.
Vedere la gloria di Dio, vedere la sua manifestazione, vedere le opere belle di coloro che amano nel suo nome. Tutta la Sacra Scrittura è una continua tensione tra l'uomo che desidera ardentemente vederti e te, Dio, che scegli di rivelarti a poco a poco e secondo la misura dell'umanità che ti accoglie.
Vedere te, Signore Gesù, è vedere il Padre e vedere il Padre è l'anelito di tutta la mia persona.

Vederti non è solo aprire gli occhi sul tuo mistero, ma è partecipare della tua bellezza e gustarti nella profondità del tuo intimo gioire.


La mia gioia è prendere parte alla tua,
la mia bellezza è trasformarmi secondo la tua
e comprendere
e allargare l'orizzonte
e trovare uno spazio in cui si distenda
la mia sete di te
e non possederti mai

riceverti


La tua gloria, Signore, è stata già vista da uomini come Giovanni. Ma so che la grazia e la verità che sono da te, attraverso te, mi sono date, oggi. Non sono solo Giovanni e i testimoni oculari i privilegiati. Tu continui oggi a mostrare la tua gloria, uomo vivo, unigenito del Padre e Figlio dell'uomo.

Mostrati, Signore!
Che anche io possa dire di aver visto la tua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.


Utah~Dave AA7IZ's photos, Creative Commons Public Licenses (CCPL) 2.0

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Elisa,
pensavo oggi durante la messa, che Cristo è una presenza reale, che noi tutti possiamo "vedere"...e quando ho sentito ripetere da te questo verbo ho sussultato. E' possibile, ne sono certo, questo può accadere.... vedere Cristo, mediante una vista tutta interiore e spirituale... più reale della vista degli occhi che ci rimandano le bellezze del creato. Vederlo ed essere consapevoli della sua presenza ogni giorno della nostra vita. All'uomo che lo cerca, come hai scritto tu, poco alla volta si svelerà.

un caro saluto

Alberico (perchè questo è il mio vero nome, non Adan)

Nicodemo ha detto...

Caro Alberico,
la stessa certezza della vicinanza di Crito in tutti i giorni della nostra vita è una prova di questa capacità interiore di vedere.
"Sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo"! Per gli occhi che vedono, queste parole sono limpide e piene di forza.

Un caro saluto anche a te!

Elisa