17 settembre 2005

O Dio, tu sei il mio Dio

"O Dio, tu sei il mio Dio..." (Sal 62,2)

O Dio, tu sei il mio Dio. Tu, tu Dio, proprio tu, tu sei il mio Dio. Nessun altro ha diritto a questo nome di fronte alla mia persona. E' un riconoscimento, un atto di abbandono: tu sei il mio Dio. A te va la mia adorazione, il mio farmi piccola, il mio magnificarti, il canto e lo stupore, tutta la tensione della mia persona. A te si dirige l'amore, quell'amore che nasce nel più intimo, di cui non so sondare la profondità.
O Dio, tu sei il mio Dio! Tu, di cui vorrei conoscere lo sguardo e la carezza, tu, che parli quando il silenzio si fa penetrante, tu, o Dio, tu sei il mio Dio.
Ma la verità del pensiero di te, spesso si offusca nella mia mente e dimentico che tu, solo tu sei il mio Dio. Allora, quando qualcun altro, o qualcos'altro, prende il tuo posto, anche la mia persona diventa minima, stretta, troppo stretta...
Ho bisogno di respirare apertamente, ho bisogno di liberarmi da tutto ciò che si impone con false pretese. Solo tu hai il diritto di sentirti dire da me: sei il mio Dio. Solo tu, che sei Dio, e liberi con la tua stessa libertà.
Tu sei Dio, il mio Dio! Ed io esulto per la gioia! Perché Tu, tu sei Dio! Il mio Dio.

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