18 settembre 2005

...all'aurora ti cerco

Ti cerco all'aurora, prima che venga il giorno, al termine della notte. Quando è consumata l'angoscia, quando tutto del buio è stato vissuto, quando ho superato ogni tentativo di resa. Ho avanzato, spinta dalla speranza del giorno. Ho dubitato, anche...
Ma ora, l'aurora: non è luce, è timido chiarore. Ecco, ora ti cerco! Ora, perché tu, Dio, non sei il Dio dei morti, il Dio dell'oscurità. Ora intuisco la tua presenza. Ti ho atteso, nella notte, senza poterlo intuire. Ma ora, ora ti cerco, perché adesso so della tua presenza. Presenza discreta, attenta, sicura.
E' qui, all'aurora, che esplode il desiderio

"...di te ha sete l'anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta,
arida, senz'acqua."


L'arsura è l'aridità della notte. E' anche la mia fragilità, è il mio non potermi rendere autosufficiente; non posso accontentarmi di me stessa, illudermi cercando a tentoni qui e là, di farcela da sola a spegnere per sempre la sete.
Soprattutto ora, che vedo l'aurora, ora vedo la mia terra, come è arida davvero.

"Gesù rispose [alla Samaritana]: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva»" (Gv 4,10).

Se tu conoscessi... Ed io? Quanto conosco il dono di Dio? Quanto conosco colui che mi parla?
Guidami, Signore, che impari a dirti con te: "Dammi da bere!".
Dammi da bere...

17 settembre 2005

O Dio, tu sei il mio Dio

"O Dio, tu sei il mio Dio..." (Sal 62,2)

O Dio, tu sei il mio Dio. Tu, tu Dio, proprio tu, tu sei il mio Dio. Nessun altro ha diritto a questo nome di fronte alla mia persona. E' un riconoscimento, un atto di abbandono: tu sei il mio Dio. A te va la mia adorazione, il mio farmi piccola, il mio magnificarti, il canto e lo stupore, tutta la tensione della mia persona. A te si dirige l'amore, quell'amore che nasce nel più intimo, di cui non so sondare la profondità.
O Dio, tu sei il mio Dio! Tu, di cui vorrei conoscere lo sguardo e la carezza, tu, che parli quando il silenzio si fa penetrante, tu, o Dio, tu sei il mio Dio.
Ma la verità del pensiero di te, spesso si offusca nella mia mente e dimentico che tu, solo tu sei il mio Dio. Allora, quando qualcun altro, o qualcos'altro, prende il tuo posto, anche la mia persona diventa minima, stretta, troppo stretta...
Ho bisogno di respirare apertamente, ho bisogno di liberarmi da tutto ciò che si impone con false pretese. Solo tu hai il diritto di sentirti dire da me: sei il mio Dio. Solo tu, che sei Dio, e liberi con la tua stessa libertà.
Tu sei Dio, il mio Dio! Ed io esulto per la gioia! Perché Tu, tu sei Dio! Il mio Dio.

12 settembre 2005

Salmo 62


"Salmo. Di Davide, quando dimorava nel deserto di Giuda.

O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco,
di te ha sete l'anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta,
arida, senz'acqua.

Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.

Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.

Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.

Quando nel mio giaciglio di te mi ricordo
e penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all'ombra delle tue ali.

A te si stringe l'anima mia
e la forza della tua destra mi sostiene.

Ma quelli che attentano alla mia vita
scenderanno nel profondo della terra,
saranno dati in potere alla spada,
diverranno preda di sciacalli.

Il re gioirà in Dio,
si glorierà chi giura per lui,
perché ai mentitori verrà chiusa la bocca".


Un cercatore d'assoluto è il mio cuore
... un instancabile cercatore d'assoluto.
Un anelito che rinasce continuamente,
come fonte inesauribile,
il desiderio di Te.
Fonte inesauribile...

Sei Tu che l'alimenti,
Tu, l'atteso.

In me l'inedito rifiorire continuo
d'un legame forte a te,
che non posso soffocare,
ma nemmeno gridare.
Solo sfiorare,
perché alimenti l'amore.